La pandemia da COVID-19 ha trasformato radicalmente il nostro modo di lavorare, portando alla luce l’importanza e l’efficacia dello smart working o lavoro da casa. Lo smart working, noto anche come telelavoro, è un approccio flessibile al lavoro che consente agli impiegati di lavorare da remoto, utilizzando tecnologia e strumenti digitali, anziché recarsi in un ufficio fisico.
Questo modello di lavoro viene adottato per varie ragioni, tra cui la necessità di limitare gli spostamenti e ridurre gli affollamenti, specialmente in un periodo di crisi sanitaria come l’attuale pandemia. Altri vantaggi evidenziati includono una maggiore produttività, un bilanciamento più equilibrato tra vita lavorativa e personale, e una riduzione dei costi generali per l’azienda.

Tuttavia, nonostante i benefici evidenti, esistono anche preoccupazioni per gli eventuali rischi per la salute associati allo smart working, che possono essere suddivisi in preoccupazioni di salute fisica e mentale. Dal punto di vista fisico, il lavoro da casa tende a incoraggiare uno stile di vita sedentario, che può portare a problemi di salute a lungo termine, come obesità, malattie cardiache e diabete. Inoltre, il lavoro in un’ambientazione domestica spesso porta a posture non corrette, che possono portare a dolori muscolari, problemi alla schiena e al collo. Una mancanza di separazione tra i luoghi di lavoro e di riposo può far sì che gli individui lavorino in condizioni subottimali, come ad esempio da divani o letti, che non sono progettati per il lavoro di ufficio e possono portare a problemi posturali.
In termini di salute mentale, lo smart working può portare a una sensazione di isolamento e solitudine, specialmente per coloro che vivono da soli. Manca l’interazione sociale che arriva dal lavorare in un ufficio con i colleghi, e questa scomparsa può avere un impatto sulla salute mentale. Potrebbe esserci anche un aumento dello stress dovuto alla sovrapposizione tra il lavoro e la vita domestica, all’aumento delle aspettative di produttività e a un senso di “essere sempre al lavoro”. È possibile mitigare questi rischi con un po’ di pianificazione e consapevolezza. Per la salute fisica, è importante assicurarsi di fare regolare attività fisica, anche se solo una passeggiata di mezz’ora al giorno, e di adottare una buona postura durante il lavoro. Questo potrebbe significare investire in una scrivania e una sedia ergonomiche, o utilizzare dei supporti per il laptop per assicurarsi che lo schermo sia all’altezza degli occhi.

Per la salute mentale, le aziende possono organizzare delle videochiamate sociali per permettere ai colleghi di connettersi tra loro anche da remoto. È importante anche stabilire dei confini chiari tra il tempo di lavoro e il tempo libero, come definire una fine di giornata lavorativa e rispettarla.
In conclusione, sebbene lo smart working abbia il potenziale di migliorare la qualità della vita lavorativa per molti, è anche essenziale essere consapevoli dei suoi rischi per la salute. Ridurre la sedentarietà, mantenere una corretta postura, stabilire dei confini tra lavoro e vita privata e facilitare le interazioni sociali virtuali, sono tutte strategie importanti per mantenere sia la salute fisica che mentale durante il lavoro da casa.