Squid Game: un tuffo nel crudo gioco della sopravvivenza

Negli ultimi tempi, una tempesta coreana ha travolto il mondo della televisione globale, riscrivendo il concetto di intrattenimento. “Squid Game,” prodotta da Netflix, ha infatti ottenuto un impressionante successo internazionali sin dalla sua uscita il 17 settembre 2021, scalando le classifiche in oltre 90 paesi e diventando una delle serie più viste della piattaforma.

“Squid Game” è un thriller psicologico e drammatico che ha un’ambientazione molto particolare: 456 concorrenti, tutti quanti indebitati e al limite della disperazione, si ritrovano a partecipare a un torneo mortale basato su giochi infantili tradizionali coreani. Il vincitore riceverà un montepremi di 45,6 miliardi di won coreani (equivalenti a circa 38 milioni di dollari) e i perdenti… beh, non c’è una seconda possibilità per loro.

serie tv su netflix - Foto di cottonbro studio: https://www.pexels.com
serie tv su netflix – Foto di cottonbro studio: https://www.pexels.com

La serie, creata e diretta da Hwang Dong-hyuk, si distingue per una trama innovativa e una narrazione ricca di suspense, perfettamente bilanciata tra momenti drammatici e momenti umanamente toccanti. Le partite sono infatti illustrate con dovizia di dettagli, creando un costante effetto di apprensione e ansia, mentre vengono tratteggiati i caratteri e le storie dei concorrenti, descrivendone le paure, le miserie e le aspirazioni.

La forza di “Squid Game” sta non solo nella sua drammatica premessa, ma anche nell’analisi incisiva della società contemporanea, i suoi valori distorti, l’infatuazione per i soldi e la disparità di reddito. La serie presenta un impietoso ritratto dell’essere umano messo di fronte alle sue fragilità e alla sua disperazione, ma al contempo riesce a far emergere momenti di solidarietà e perfino di eroismo.

Ogni episodio di “Squid Game” è un continuo alternarsi di emozioni, sospeso tra l’incubo del gioco e la ricchezza emotiva dei flashback dei personaggi. Il cast è composto principalmente da attori coreani, tra cui Lee Jung-jae, Park Hae-soo e la brillante Jeong Ho-yeon, che sviluppano i loro ruoli con una recitazione intensa e appassionata. Ovviamente, la serie non è priva di scene violente che potrebbero turbare la sensibilità di alcuni spettatori, ma è proprio attraverso la crudezza delle stesse che viene esposta la realtà nuda e cruda dell’esistenza umana.

Nonostante l’ambientazione e gli argomenti trattati, “Squid Game” riesce a mantenere un equilibrio contenutistico e formale, creando una serie davvero coinvolgente. L’elevato budget a disposizione si riflette in una qualità produttiva impeccabile, in magnifici costumi e scenografia e, soprattutto, in effetti speciali impressionanti. Le parti tecniche e artistiche completano puramente il connubio vincente di questa serie.

Se state cercando un frizzante thriller sociologico che mischia la tensione di “Hunger Games” con la critica sociale di “Parasite”, allora “Squid Game” è il programma che fa per voi. Ma attenzione: la serie rischia di farvi appassionare talmente tanto da tenervi incollati allo schermo fino alla fine in un solo giorno.

Conclusione: Fino a che punto saresti disposto a spingerti pur di vincere un gioco? Speriamo solo che i vostri giochi non siano così pericolosi come quelli proposti nel terrificante “Gioco del Calamaro” – a meno che non abbiate un debole per le versioni mortalmente pericolose del “Gioco dell’Oca” o della “Campana di ferro”… Nel caso, buona visione e…buona fortuna!